In controtendenza i dati di vendita, con una media, la più bassa a livello europeo, di 47 veicoli venduti ogni 100.000 abitanti (87 in Germania e 104 in Francia) e un calo del 7,2% nel 2011. Per il settore, che conta su un'industria radicata in Val d'Elsa, con 7000 dipendenti e un fatturato di oltre 600milioni di euro, le previsioni non sono rosee: 7000 immatricolazioni nel 2011, 3300 nel primo trimestre del 2012 e 5000 stimate per fine anno, con un meno 29 per cento.
Ma ora i camperisti del 2012 pensano solo all’avventura en plein air che li attende: sono 2,6milioni gli stranieri amanti dell'autocaravan che hanno scelto come meta il belpaese e 3milioni gli italiani che viaggiano in patria. Tuttavia non è l’Italia la nazione più gettonata, pur piazzandosi seconda davanti a Francia e Grecia e dietro alla Croazia per competitività di prezzo dei campeggi e delle aree a pagamento: per aspetti qualitativi e servizi offerti, i camperisti italiani preferiscono l'Austria, mentre tedeschi e francesi giocano in casa. Inoltre, dei viaggiatori italiani il 50% predilige il mare, il 14% la montagna, il 21% seleziona più aree, mentre il 76% si lancia in un viaggio itinerante. Del resto, con la variante della stanza su 4 ruote è possibile calmierare le tariffe alberghiere. Specialmente di Venezia, regina del caro hotel con una media di 147,29 euro a notte e un rialzo del 9,12%. Salgono anche i prezzi di Milano (110,30 euro), Firenze (109,64 euro) e Bolzano (112,31 euro), mentre crollano quelli di Roma, Bologna, Torino e Genova, con un top di convenienza al Meridione: a Napoli (75,74 euro) e Palermo (76,61 euro).
In Europa i maggiori aumenti si registrano nelle capitali scandinave (131,50 euro), ma è Mosca la meta più costosa (151 euro); oltreoceano crescono vertiginosamente le tariffe di Tokyo (più 50%) e Rio de Janeiro (più 37%).
Ma per i camperisti nessun problema: i più tenaci parcheggeranno direttamente a Copacabana.
Fonte: www.leggo.it
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