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mercoledì 25 luglio 2012

Vergilius metà tutor, metà autovelox così Vergilius ci spierà sulle strade



Il nuovo rilevatore di velocità sarà attivo dal 27 luglio sulle statali a lunga percorrenza: oltre a riprendere le targhe e misurare la velocità media è in grado anche di scoprire chi supera il limite massimo


Metà tutor, metà autovelox così Vergilius ci spierà sulle strade

C'è un nuovo sceriffo in strada. Dal 27 luglio sarà attivo "Vergilius", il sistema dell'Anas per rilevare la velocità media degli automobilisti e multare chi ha il piede pesante. Funziona come il "Tutor" delle autostrade ma per la prima volta un apparecchio del genere sarà installato su tre statali. E cioè l'Aurelia, la Domitiana e la Romea. Le famigerate strade "della morte", trafficate dai vacanzieri e funestate da decine di incidenti ogni mese. "Vergilius", dal nome latino del poeta Publio Virgilio Marone che accompagnò Dante nel suo viaggio nell'aldilà, a ben vedere è un'evoluzione del Tutor, perché funge anche da autovelox, capace dunque di fotografare la velocità istantanea di un veicolo. Ed è tecnologicamente superiore. "Non ha le spire affogate nell'asfalto per rilevare il passaggio dei veicoli - spiegano all'Anas - tutte le auto vengono riprese dalle telecamere montate sui portali, che identificano la targa in entrata e in uscita dal tratto sorvegliato. Se la velocità media risulta superiore ai 90 km all'ora, massimo consentito sulle statali (salvo diverse indicazioni, ndr), il computer della Polizia stradale invierà in automatico il verbale a casa del trasgressore. E lo stesso accadrà se la sua auto passerà sotto il portale superando il limite previsto, con una tolleranza ammessa del 5 per cento".

Non si scappa. Semplice e doloroso, per il portafogli di chi ha il 

vizio di correre. E, è bene avvertire, "Vergilius" funziona anche di notte, con la pioggia e con la nebbia. I primi portali sono stati installati sulla Aurelia nel tratto dal Grande raccordo anulare di Roma fino a Fregene in entrambe le direzioni, "una strada che è praticamente una extraurbana veloce - spiega Delfina di Stefano, vicequestore aggiunto della Polizia di Stato - percorsa in questo periodo soprattutto dai romani che raggiungono le località di mare per poi tornare in città la sera. Quasi nessuno rispetta i limiti". Ci sono due portali di Vergilius sulla Domitiana, nei dieci chilometri tra Pozzuoli e Giugliano, scorciatoia usata in alternativa alla tangenziale per eludere il controllo dei Tutor. E poi sulla SS 309 in un tratto di 6,5 km in uscita da Marina Romea, in provincia di Ravenna. Un pezzo di strada rettilineo e malandato, dove nonostante il limite di 70 all'ora si registrano due incidenti ogni chilometro all'anno.

Le multe fatte da "Vergilius" non andranno a ingrassare le casse dei comuni. Finiranno allo Stato, reinvestite in sicurezza stradale e manutenzione. Così come avviene per le contravvenzioni per eccesso di velocità fatte in autostrada dai 318 portali attivi del Tutor e dagli 88 autovelox fissi gestiti dalla Polizia Stradale. "A noi interessa la sicurezza - dicono Polizia e Anas - e visto che la metà degli incidenti in Italia avviene sul 15 per cento della strade, abbiamo deciso di intensificare i controlli in quei tratti pericolosi, come la Romea o l'Aurelia. È solo l'inizio, copriremo altre statali". E il Tutor, obiettivamente, funziona. Nei 2900 km coperti sui quasi 7 mila di Autostrade per l'Italia gli incidenti sono diminuiti del 19 per cento, quelli mortali si sono addirittura dimezzati.

Chi si sente Fernando Alonso farà meglio a frenare l'esuberanza, quando è al volante. Anche perché l'"arsenale" a disposizione della Stradale non è mai stato così completo come in quest'estate. Oltre ai 318 Tutor e a centinaia di autovelox, ci sono le pistole Telelaser che misurano la velocità in movimento calcolando 900 volte in un secondo la distanza del veicolo e 700 apparecchi ProVida installati sulle autopattuglie. Funziona così: ti seguono per un chilometro filmandoti con una telecamera che calcola la velocità. E ora c'è anche "Vergilius", lo sceriffo-poeta, che all'automobilista spericolato pare dire "a te convien tenere altro viaggio". Come diceva a Dante.


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